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Si continua a salire a sinistra per altri 100 mt, giunti alla strada comunale di Montemaderno la si attraversa imboccando di fronte la strada sterrata di Via Oriolo.

Dopo circa 150 mt, si gira a sinistra, percorrendo il sentiero che porta a Stina.

Si scende a sinistra per 30 mt e si gira subito a destra percorrendo un sentiero stretto delimitato da siepi e recinzioni fino a Maclino.

Si sale a destra per le scalette e si raggiunge la sala civica comunale che si oltrepassa fino alla strada comunale di Montemaderno.

Si gira a destra per Vigole e dopo soli 50 mt, si gira a sinistra scendendo dietro la casa Anffas fino all’incrocio di Via Maclino Bezzuglio.

A destra si scende per la Valle del Bornico percorrendo una caratteristica stradina sterrata costeggiata di uliveti e si giunge al Torrente omonimo.

Attraversato il ponte e si sale fino alla vecchia Bassa via del Garda che si percorre in discesa fino al centro abitato di Bezzuglio.

Scendendo per il centro storico, dopo circa 250 mt si gira a sinistra e si scende per la strada che porta a Fasano.

Scendendo sulla destra si può ammirare un casello con antica limonaia e le vecchie fontane del paese risalenti al 1909.

Arrivati all’incrocio con la strada comunale di Fasano si scende a sinistra, al cartello di Maderno si ritorna al parcheggio di Piazzale Roma per Via Bornico attraversando la Statale Gardesana 45bis in località Benella e si percorre la passerella a lago.', source: new ol.source.Vector({ url: ['/files/gpx/track_B.gpx'], radius: 0, format: new ol.format.GPX() }), style: function (feature) { return style['656'][feature.getGeometry().getType()]; }, }); vectorList_a.push(vectorgpx); var iconLayer = new ol.layer.Vector({ source: new ol.source.Vector({ features: iconList, }), }); vectorList_a.push(iconLayer); var vectorList_24 = []; var iconList = []; style['500'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#be6acd', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#be6acd', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.599705474709, 45.635790357945])), name: 'Basilica di Sant\'Andrea', description: '

Risalente al XII secolo, è un mirabile esempio di architettura romanico-lombarda con influssi veronesi: la facciata è realizzata in pietre e marmi policromi che le conferiscono luminosità e movimento. Numerosi resti lapidei romani sono stati usati nella muratura.

L’interno è diviso in tre navate da pilastri a base quadrilobata, con capitelli che rappresentano una vasta gamma di motivi decorativi iconografici tipicamente romanici.

Nella basilica è esposto una preziosa tavoletta del pittore Paolo Veneziano raffigurante una Madonna con Bambino.

Suggestiva è la cripta, chiusa per ordine del cardinale Borromeo nel 1580 e riportata alla luce negli anni \'50, nella quale erano conservate le reliquie di Sant’Ercolano, traslate nella nuova parrocchiale nel 1825.


' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#be6acd' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); style['731'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#be6acd', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#be6acd', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.591159272696974, 45.63441476270746])), name: 'Chiesa dei Santi Faustino e Giovita', description: '

La chiesa dei Santi Faustino e Giovita di Maclino è un edificio di fattura settecentesca ad aula unica. La facciata è suddivisa orizzontalmente da una cornice marcapiano in gesso e scandita verticalmente da lesene binate che inquadrano il fronte e reggono il timpano. All’interno si trovano due cappelle laterali che contengono degli altari lignei rispettivamente dedicati al Sacro Cuore e alla Madonna del Rosario. Quest’ultimo conserva una pala realizzata dal pittore salodiano Andrea Bertanza nel 1626 raffigurante la Vergine con i Santi Macario e Felicita. Nella parete sinistra del presbiterio è collocata una tela dello stesso autore che raffigura la Madonna con il Bambino con San Carlo Borromeo, Sant’Andrea, Sant’Ercolano e un donatore' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#be6acd' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); var iconLayer = new ol.layer.Vector({ source: new ol.source.Vector({ features: iconList, }), }); vectorList_24.push(iconLayer); var vectorList_16 = []; var iconList = []; style['701'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#00f93b', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#00f93b', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.598521, 45.635838])), name: 'Bella Italia', description: '

Inaugurata nel 1909 a ricordo dello statista e Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli, che visse i suoi ultimi giorni nella villa di Bornico. La statua è opera dello scultore Leonardo Bistolfi che vi rappresentò una fanciulla, simbolo della Patria, col volto originariamente rivolto  in direzione di Trieste, al tempo ancora sottomessa all’Austria, intitolandola \"Il desiderio di una riva lontana\". Sul basamento vi è la dedica a Giuseppe Zanardelli. Il complesso venne poi girato verso nord nel 1939  in occasione di uno dei rifacimenti della piazza.' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#00f93b' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); style['718'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#00f93b', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#00f93b', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.598902, 45.635768])), name: 'Leone e Piazza di San Marco', description: '

La colonna, simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia, fu innalzata nel 1610 di fronte all’antico municipio di Maderno. Sul suo basamento sono presenti dei bassorilievi raffiguranti Sant’Andrea, patrono di Maderno, e Sant’Ercolano, patrono dell’intera Riviera. Secondo la tradizione, alla caduta della Repubblica Veneta nel 1797, l’originario leone in pietra venne gettato nel golfo. L’attuale scultura in bronzo fu realizzata nel 1902 dallo scultore Ettore Ximenes (Palermo, 1855 – Roma, 1926) che la donò alla comunità. ' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#00f93b' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); var iconLayer = new ol.layer.Vector({ source: new ol.source.Vector({ features: iconList, }), }); vectorList_16.push(iconLayer); var vectorList_25 = []; var iconList = []; style['769'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.586185, 45.626012])), name: 'Ex Villa Bassetti', description: 'Ora condominio posto sul confine con Gardone Riviera: sede dell’ambasciata tedesca. Fu bombardata il 4 dicembre 1944 da aerei alleati.' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#ff0000' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); style['720'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.598209055538318, 45.635834449091774])), name: 'Hotel Golfo - Ex Villa Bianchi', description: '

Di origine settecentesca la villa fu rinnovata nel 1894 con l’aggiunta della torretta e delle decorazioni in stile liberty. Fino agli anni Quaranta del Novecento fu residenza del Cav. Giovan Battista Bianchi, sindaco di Maderno. Tra il 1943 e il 1945 venne occupata e divenne sede del Partito Fascista Repubblicano e del comando delle Brigate Nere. Successivamente passò alla famiglia Piva, che la trasformò nell’Hotel Palace, poi Golfo Hotel. All’interno si trovano interessanti dipinti realizzati dal pittore salodiano Angelo Landi nel 1942, raffiguranti la leggenda della ninfa Engardina, che donò il colore azzurro delle sue chiome al lago Benaco.' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#ff0000' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); style['734'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.600364283408126, 45.638163897913664])), name: 'Villa Caprera', description: 'Edificio lungo la via San Pietro, sede della Guardia Nazionale Repubblicana e luogo di detenzione di numerosi antifascisti, oggi abitazione civile.' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#ff0000' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); style['742'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.594556697785693, 45.63452885780726])), name: 'Villa Gemma', description: 'Villa situata a Maderno in Via Roma, di proprietà della famiglia Triboldi di Brescia. Qui, nel periodo della RSI, furono ospitati il Ministro dell’Interno Buffarini e quello dell’Educazione Nazionale Biggini.' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#ff0000' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); style['738'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0000', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.597948162553598, 45.6361958034773])), name: 'Villa Serenella', description: 'In via Aquilani a Maderno. Fu l’abitazione del Console della Milizia G. Battista Riggio, che fu poi uno dei membri del Tribunale Speciale di Verona che condannò a morte Galeazzo Ciano e altri gerarchi. ' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#ff0000' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); var iconLayer = new ol.layer.Vector({ source: new ol.source.Vector({ features: iconList, }), }); vectorList_25.push(iconLayer); var vectorList_23 = []; var iconList = []; style['699'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#385e39', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#385e39', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.596475, 45.635198])), name: 'Lavatoio', description: '

Lavatoio ottocentesco a lago, un tempo appartenente al \"Park Hotel\", uno dei primi alberghi di Maderno. Tra l’albergo e il lavatoio c’era in origine un giardino, espropriato nel 1899 per la realizzazione dell’attuale strada statale.' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#385e39' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); var iconLayer = new ol.layer.Vector({ source: new ol.source.Vector({ features: iconList, }), }); vectorList_23.push(iconLayer); var vectorList_27 = []; var iconList = []; style['727'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#e7ceb0', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#e7ceb0', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.600610283346228, 45.63753490873119])), name: 'Palazzo Bulgheroni', description: '

Palazzo Bulgheroni, detto anche Villa Lucia, appartiene ad un complesso storico di considerevole eleganza circondato da un ampio muro di cinta sormontato da grosse palle di pietra, sul cui spigolo è posizionata una torretta. L’ampio portale bugnato si apre sul giardino al quale si affaccia la villa e una scenografica scalinata adorna di statue, vasche e mascheroni che conduce alle terrazze dell’antica limonaia. Il palazzo presenta un’interessante fregio affrescato nel sottotetto, con putti alati e figure mitologiche. L’impianto del sito risale al XVII secolo. Nel 1707 la proprietà apparteneva ai conti Rizzardi, il cui stemma compare sullo scudo di una delle statue che adornano la scalinata. Dalla fine del XIX secolo appartenne alla famiglia Bulgheroni, dalla quale ne deriva l’attuale denominazione.' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#e7ceb0' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); style['709'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#e7ceb0', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#e7ceb0', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.600314439165508, 45.63644853732234])), name: 'Palazzo Gonzaga', description: '

Un tempo era un grande e sontuoso palazzo di villeggiatura della nobile famiglia dei Gonzaga, costruito nel 1606 dal Duca Vincenzo e dotato di un vastissimo parco di circa 70 ettari che praticamente comprendeva quasi tutto il promontorio attraversato da un lungo viale che conduceva al lago. Il palazzo vecchio di fronte che al termine dei lavori fu unito alla costruzione da un corridoio aereo che ancora oggi è rimasto.

Il Palazzo passò di mano in mano fino ad arrivare al dott. Ghiselli, pare infermo di mente, che ne fece demolire i due terzi, quelli più vicini alla Basilica di S. Andrea, alla ricerca di un ipotetico tesoro. Ancora esistente e visitabile, il fondaco dei Gonzaga, con una splendida scala a chiocciola, è ora divenuto una galleria di arte. Il Palazzo era collegato alla vicina Chiesa romanica da un corridoio sotterraneo, che permetteva ai Gonzaga di partecipare alle funzioni religiose non visti dal popolo, assistendovi da una finestrella visibile ancora oggi nella cripta anche se chiusa. Al Palazzo appartenne anche la vasta area del Serraglio con il suo palazzo acquistata nel 1659, che era collegata a Palazzo Gonzaga da una galleria sotterranea. Ora la galleria è chiusa e il Serraglio appartiene al Comune.
' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#e7ceb0' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); style['733'] = { 'Point': new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: 'rgba(255,255,0,0.6)', }), radius: 10, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#ff0', width: 1, }), }), }), 'LineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#e7ceb0', width: 3, }), }), 'MultiLineString': new ol.style.Style({ stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#e7ceb0', width: 3, }), }), }; // GPX start var t = new ol.Feature({ geometry: new ol.geom.Point(ol.proj.fromLonLat([10.587393054307, 45.626550260983])), name: 'Villa Zanardelli', description: '

Sul confine con Fasano, fu fatta costruire tra il 1888 e il 1892 da Giuseppe Zanardelli, più volte Ministro del Regno d’Italia e Presidente del Consiglio, su progetto dell’architetto Tagliaferri. L’interno fu decorato dall’amico Ximenes. Zanardelli, legatissimo a questa residenza, vi morì nel dicembre del 1903. Attualmente sede dell’A.N.F.F.A.S. e non è visitabile; i giardini sono accessibili soltanto in occasione delle manifestazioni estive.' }); t.setStyle( new ol.style.Style({ image: new ol.style.Circle({ fill: new ol.style.Fill({ color: '#e7ceb0' }), radius: 8, stroke: new ol.style.Stroke({ color: '#000000', width: 1, }), }), }), ); iconList.push(t); var iconLayer = new ol.layer.Vector({ source: new ol.source.Vector({ features: iconList, }), }); vectorList_27.push(iconLayer); // PUNTI end ************************************************************************************ var view = new ol.View({ center: ol.proj.transform([10.600677, 45.648558], 'EPSG:4326', 'EPSG:3857'), //maxZoom: 18, zoom: 14 }) var map = new ol.Map({ //controls: ol.control.defaults().extend([new ol.control.FullScreen()]), target: 'map', overlays: [overlay], layers: [ // LAYOUT DELLA CARTINA new ol.layer.Group({ title: 'Visualizza', // A layer must have a title to appear in the layerswitcher layers: [ new ol.layer.Group({ title: 'Terreno', // A layer must have a title to appear in the layerswitcher type: 'base', // Setting the layers type to 'base' results in it having a radio button and only one base layer being visibile at a time combine: true, // Setting combine to true causes sub-layers to be hidden in the layerswitcher, only the parent is shown visible: false, layers: [ new ol.layer.Tile({ source: new ol.source.Stamen({ layer: 'terrain' }) }) ] }), new ol.layer.Tile({ title: 'Curve di livello', type: 'base', source: new ol.source.XYZ({ attributions: 'Tiles © ArcGIS', url: 'https://server.arcgisonline.com/ArcGIS/rest/services/World_Topo_Map/MapServer/tile/{z}/{y}/{x}', }), }), new ol.layer.Tile({ title: 'Satellite', type: 'base', source: new ol.source.XYZ({ attributions: 'Tiles © Esri — Source: Esri, i-cubed, USDA, USGS, AEX, GeoEye, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, UPR-EGP, and the GIS User Community', url: 'https://server.arcgisonline.com/ArcGIS/rest/services/World_Imagery/MapServer/tile/{z}/{y}/{x}.jpg', maxZoom: 19, }), }), new ol.layer.Tile({ title: 'Mappa', // A layer must have a title to appear in the layerswitcher type: 'base', // Again set this layer as a base layer visible: true, source: new ol.source.OSM() }), ] }), new ol.layer.Group({ title: 'Monte Maderno - Bornico', fold: 'open', // Adding a 'fold' property set to either 'open' or 'close' makes the group layer collapsible layers: [ new ol.layer.Group({ title: '
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' + feature.get('description') + '



' + hdms + ''; overlay.setPosition(coordinate); } }); // POPOUP end ************************************************************************************ // Get out-of-the-map div element with the ID "layers" and renders layers to it. // NOTE: If the layers are changed outside of the layer switcher then you // will need to call ol.control.LayerSwitcher.renderPanel again to refesh // the layer tree. Style the tree via CSS. var sidebar = new ol.control.Sidebar({ element: 'sidebar', position: 'left' }); var toc = document.getElementById('layers'); ol.control.LayerSwitcher.renderPanel(map, toc, { reverse: true }); map.addControl(sidebar); })();